giovedì 13 dicembre 2012

Candy Candy e il millantato credito



Simpatici, i miei colleghi d'ufficio.
Ve li raccomando a uno a uno... tutti insieme sarebbe troppo, anche per stomaci forti.

"Tutte chiacchiere... ci fai vedere le foto e chissà da dove le hai prese... tanto ormai nessuno ci crede più che sei tu a fare tutte quelle cose..."

Oppure: "Erano belli i tempi in cui ti alzavi alle cinque per cucinare il pane che poi ci portavi... tanto non torneranno più".

E infatti non tornano più, tiè, adorabili Vito, Giancarlo e Vittorio - peraltro cardiopatico...

L'impresa di stasera è stata messa in opera perchè oggi mi andava di cantare questa canzone, anche se poi ho pensato di adattare la sigla di Candy Candy e non è detto che non lo faccia di qui a qualche giorno.

Cari colleghi, anche questa volta potete solo rifarvi gli occhi... il palato se lo rifaranno i miei ospiti di domani.



SCORZETTE CANDITE di Bruna Numberone di Coquinaria


Occorrente:
3-4 arance non trattate
300 grammi di zucchero
500 grammi di acqua

Si tagliano gli agrumi in modo che rimanga un po' di polpa attaccata alla buccia



Si mettono quindi in una pentola, coperte di acqua fredda, e si porta il tutto a ebollizione.


Da questo momento,si lasciano 4/5 minuti, poi si scolano e si ripete l'operazione con acqua fredda per altre due volte (il fine è quello di togliere l'amaro)











Intanto,in una teglia larga,si prepara uno sciroppo composto da 500 gr. d'acqua e 300 gr. di zucchero e vi si dispongono le scorzette,in un solo strato.





 Si lasciano così a sobbollire, senza mai toccarle, per circa un'ora e mezzo e comunque finchè abbiano assorbito tutto lo sciroppo e siano diventate trasparenti.






Allla fine, a fuoco spento,si tirano su una ad una ,con l'aiuto di due forchette o di una pinza,e si rotolano nello zucchero semolato (o, se si ha molta pazienza, nel cioccolato fondente fuso).









Si lasciano poi asciugare su una gratella,anche 24 h.












Dato che non avevo voglia di ricoprirle di cioccolato ho optato per l'opzione abbinamento, per cui ho preparato, al volo, la

TORTA DI CIOCCOLATO E PEPERONCINO di Bruna Cipriani di Coquinaria

400 gr. di cioccolato fondente
200 gr. di burro
200 gr. di zucchero
6 uova
1 cucchiaino di peperoncino in polvere (io ho usato l'espelette, e ho aggiunto anche un cucchiaio di cannella e mezzo bicchiere di rum)
1 pizzico di sale.

Bisogna far sciogliere a fuoco dolce il cioccolato fondente con il burro. Lasciare intiepidire il composto. Nel frattempo si devono montare i tuorli con lo zucchero. Versare nella crema di tuorli e zucchero il composto di burro e cioccolato intiepidito. Aggiungervi gli albumi montati a neve con il pizzichino di sale e, in ultimo, il peperoncino. A questo punto mescolare con dolcezza, evitando di far smontare gli albumi. 






Cuocere in teglia imburrata e infarinata a 170° per una mezz'oretta.

















CIAO COLLEGHI!!!

martedì 11 dicembre 2012

Saldi natalizi: prendi tre paghi uno


 Due di queste ricette su tre si prestano a essere regalate a Natale, se non altro perché provengono da un libro che si intitola "Edible Diy - Simple, Giftable Recipes to Savor and Share".
Incredibile il fatto che le abbia prodotte nel medesimo pomeriggio.
Non è da me.



ANACARDI AL CURRY

3 cups di anacardi non salati (428 grammi, io 400)
2 cucchiai da tavola di zucchero di canna scuro
1 cucchiaio di sale kosher (io avevo quello di Cervia)
1 cucchiaio di curry
1/2 cucchiaino da tè di cumino in polvere
1/2 cucchiaino da tè di cayenne (io ho messo la paprika piccante)
2 albumi grandi


preriscaldare il forno a 200°, mettere gli anacardi in un unico strato e infornare per circa 7 minuti, finchè iniziano a diventare dorati.
Farli raffreddare completamente (circa 30 minuti).
Intanto mescolare il resto degli ingredienti (albumi esclusi) in un recipiente che possa contenere anche gli anacardi.
Sbattere gli albumi finchè diventano schiumosi (circa due minuti, dice il libro - col cavolo, dico io, i miei in due minuti erano quasi a neve!), aggiungere gli anacardi e coprirli in modo uniforme (passarli eventualmente al colino per eliminare l'albume in eccesso).
Mescolare quindi gli anacardi alle spezie e ricoprirli bene.
Rimetterli sulla teglia con la carta forno, infornare per cinque minuti (sempre a 200°), mescolarli e rimettere in forno per altri 4-5 minuti, finchè sono fragranti e dorati.





 NOCI DOLCI E SPEZIATE


4 cups di gherigli di noci (il convertitore prevedeva solo noci spezzettate e dava come risultato 468 grammi, io ho tradotto 400 grammi di gherigli, perchè tanto avevo solo quelli )
2/3 cup di zucchero (100 grammi circa, io ne ho messo un po' meno)
2 cucchiani da tè di sale kosher (circa 10 grammi)
1,5 cucchiaino da tè di polvere di peperoncino chipotle (circa 8 grammi) - io ho usato l'espelette
1 cucchiaino da tè di cannella
1/2 cucchiaino da tè di pepe di cayenne (omesso)
pizzico di chiodi di garofano
1 albume grande.




























GRISSINI CON LIEVITO CHIMICO (dal sito dietaround, non è da me neanche questo)

 400 grammi di farina (io ho messo circa 280 di integrale bio e il resto di farina 2 macinata a pietra di un mulino dei dintorni)
due cucchiai di bicarbonato (o lievito chimico, o cremor tartaro.... così diceva e io ho fatto un po' di chimico e un po' di bicarbonato)
2 dl di latte
olio evo (più ce n'è, più sono friabili)
sale
semi di nigella (mia aggiunta, qualcosa ci devo pur fare)

Impastare tutto e far riposare una ventina di minuti.
Formare dei rotolini e infornare a 230° finchè non sono croccanti.










Ecco la mia cucina alla fine..... pauraaaaa!!!

















lunedì 3 dicembre 2012

"Charlot" di mele: oggi le comiche

"Guarda che c'è un sacchetto di mele che tra poco esce da solo dal frigo..."
Me lo sento ripetere ormai da qualche tempo.
Effettivamente le meline royal gala hanno assunto un aspetto rassegnato, in attesa di una fine più o meno gloriosa o, al massimo, di una buona crema antirughe.
Ma non protestano, stanno lì in silenzio.

"Guarda che domani andiamo via, fai almeno una torta di mele!"
Si fa presto a dire "torta di mele"... sono capaci tutti a esprimere questo concetto, che diventa tanto più vago quanto più si frequenta il mondo dei siti e blog di cucina che imperversano nel globo terrestre, forse anche oltre, oserei immaginare.

Certo che i gerontopomi sono veramente tanti e mi viene un'idea che ritengo fantastica:
la sharlokta di mele vista su smittenkitchen - niente di più rispondente alle mie esigenze.
Leggo gli ingredienti e già da subito devo arrendermi all'evidenza: non sono granny smith, non sono grandi, sono delle tristi royal gala di piccolo calibro, ma procedo ugualmente perchè sono in quantità quasi industriale.

Mentre le tre uova grandi (ok, 4 piccole, ma piccole davvero) con i 200 grammi di zucchero (un po' meno, a onor del vero) e i semini della bacca di vaniglia vanno nel kenwood (15 - 20 minuti, dice la ricetta e io procedo fedelmente),


 sbuccio rapidamente tutte le mele e le metto nella teglia imburrata.



Continuo a montare fino a 17 minuti (faccio sempre una media molto ponderata) e le uova sono diventate quasi solide.... a questo punto noto il dettaglio nella ricetta originale: le uova devono scendere a nastro!!!
Seeeee... le mie rimangono in piedi, altro che scendere.



Confido nella fortuna e penso che magari dopo l'aggiunta della farina possano smontarsi, ma niente: la mia abilità nel fare il pan di spagna universalmente riconosciuta mi segue pure quando non mi serve e la massa rimane al suo posto, tutta perfettamente bollicinosa...



Vabbè, scenderà un po' tra le mele, quando la verso sulla teglia..... spero, prego e imploro.
Ma deve trattarsi di impasto sordo, perchè ricopre come un simpatico cappottino le mele che giacciono sotto, sempre in silenzio.
Io rido come una scema, questa "Charlot" di mele ha proprio del ridicolo!



Tento allora il colpaccio con un coltello e cerco di far sprofondare qualcosa, ma sprofondo solo io in una tristezza quasi infinita (anche le comiche avevano il loro risvolto mesto) ... e quindi cedo e metto tutto nel forno.



 Beh, quando la tolgo dalla teglia non sembra proprio male, e dico che si merita comuque una foto.


La comica  continua al primo taglio.... no, non ve la racconto.
Anzi si:
"Guarda che dentro non mi pare tanto cotta..."
 
A quel punto l'ho rimessa in forno fino a farla asciugare bene, e questa è la foto migliore di una fetta.


Inutile dire che è finita nel giro di 18 ore, delle quali 8 di sonno, quindi tanto male non era.

Se però volete farla non seguite me, ma fate la ricetta originale, che qui riporto tradotta in una delle molteplici apparizioni nei blog di cibo:

Sharlokta di mele

6 mele se possibile Granny Smiths
3 uova grandi
200 g di zucchero
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
125 g di farina
zucchero a velo e cannella in polvere per decorare.

Imburrare una teglia di 22 cm circa di diametro. Sbucciare e tagliare le mele a pezzetti e distribuirle uniformemente nella teglia. nel frattempo montare nella ciotola del Ken le uova e lo zucchero per almeno 15-20 minuti. aggiungere la vaniglia, la scorza di limone e la farina e mescolare delicatamente con una spatola per inglobarla. versare sulla teglia sopra le mele, battere la teglia per far penetrare il composto negli spazi vuoti. Cuocere in forno già caldo a 180°C per circa 50 minuti.
Togliere dal forno, far freddare e togliere dalla teglia. Metterla in un vassoio e spolverizzare a piacere con zucchero a velo e cannella.